La storia di Ouégoa, all’estremità nord-orientale della Grande Terre, è profondamente legata a quella delle miniere di rame e d’oro che fecero la fortuna di alcune persone per un breve periodo, tra il 1870 e il 1890.

Nel 19° secolo la ricerca dei filoni d’oro veniva sistematicamente associata alla “scoperta” di nuovi territori. In Nuova Caledonia questa ricerca iniziò ancora prima della presa di possesso da parte dei francesi nel 1853. A partire dal 1850 si cominciò a diffondere la notizia del ritrovamento di quarzo aurifero nei pressi di Hienghène. Nel giugno 1863, a Pouébo, vennero ritrovate pagliuzze d’oro in uno strato di argilla.

Questo fu sufficiente per accendere l’entusiasmo: nell’agosto 1869 il governatore Guillain promise una licenza gratuita di 25 ettari di terreno oltre a un premio di 50.000 franchi per chiunque fosse riuscito a scoprire importanti giacimenti.

La strada anglosassone verso l’oro caledoniano

Fu così che quattro esploratori annunciarono il 10 settembre 1870 la scoperta di un giacimento sulla riva sinistra del fiume Diahot, luogo in cui si sviluppò in seguito la miniera di Fern-Hill. La notizia arrivò fino a Sydney e numerosi esploratori anglosassoni si avventurarono in questo viaggio per poi abbandonare l’impresa dopo pochi mesi in assenza di qualsiasi risultato!

Nel 1872 fu la volta del rame. Nel mese di ottobre quattro ex militari scoprirono un promettente giacimento di rame sulle rive del fiume Ouégoa.

La fonderia di Ouégoa e la manodopera penitenziaria

A Pam nacque così un piccolo centro in seguito all’arrivo in massa di minatori australiani e alla costruzione dei primi depositi. Luogo di carico e scarico, il porto di Pam ebbe in quel periodo un’attività tanto importante quanto quello di Nouméa.

A partire dal 1890 venne anche aperta una fonderia a completamento dell’attività mineraria di Ouégoa, assumendo per l’occasione manodopera penitenziaria. Tuttavia, fu proprio a partire da questa data che il prezzo del rame iniziò a calare a livello mondiale, comportando per Pam un inesorabile declino.


Di questo passato minerario rimane oggi un patrimonio eccezionalmente ricco e diversificato, sebbene piuttosto degradato. La miniera di Fern-Hill possiede ancora delle gallerie d’esplorazione e alcuni schaft (fori verticali che permettevano di accedere alla miniera) originari dell’epoca. La miniera di Balade, con un accesso molto più agevole, permette di osservare alcuni muretti di sostegno, diverse gallerie d’esplorazione e un piccolo tunnel ferroviario che collegava con la miniera di Murat. Poco più lontano, nella baia Durant, a Pam, sono ancora visibili i resti della fonderia (frantumatori, forni). E’ inoltre possibile distinguere tra la vegetazione qualche vecchio edificio: la casa del direttore, l’ufficio postale, la casa del dottore, ecc.

 

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